La Locanda si affaccia sulla statale 63, c’è comodità di parcheggio, piccola, praticamente un’unica stanza a piano terra con travi al soffitto, colorazione tenue, tovagliato in stoffa, sottopiatti, doppie posate, pane e grissini artigianali, tavoli non troppo ravvicinati ma acustica “da rivedere”.
Veniamo fatti accomodare ed a breve arrivano i menù ed un “simpatico benvenuto” tagliere con salame (di ottima qualità) e coltello da “sfetlare” self service.
Siamo in quattro ed ordiniamo antipasto per due da condividere, da lì a poco arriva un bel vassoio con mozzarelline fritte, frittata, bruschetta/crostino ai funghi, erbazzone fritto, torta salata: sono quelle cose che bisognerebbe evitare ma che aprono (ed a volte chiudono) lo stomaco a quel che verrà.
Da bere, un paio di bottiglie d’ acqua che nel corso della serata diverranno tre ed un ottimo Refosco dal Peduncolo Rosso dell’Azienda Agricola Livon di Dolegnano, un vino che si abbinerà benissimo alle carni ma non sfigurerà con i primi.
Partiamo con i primi, “ognun per sé”, le “ragazze” si orientano su Cappellacci carciofi e pistacchi, piatto originale cui la granella di pistacchio regala un qualcosa in più, il ragionier Rosi su pappardelle pancetta zafferano zucchine che si riveleranno, a mio avviso, il primo migliore, per me Gnocchetti di patate al soffritto, sapevo a cosa sarei andato incontro, piatto piuttosto pesante e corposo ma ormai scomparso dai ristoranti e, quando lo si trova, perché non rimpinzarsi di sapori antichi ?
Interessante e scenografico il fatto che tutti i primi sono stati serviti al tavolo direttamente dalla padella dove erano stati conditi.
Pausa delle “ragazze” che si concentreranno sul dolce, non avendo aiuti sull’ordinazione di un’eventuale fiorentina (ne ho viste servire diverse degne di nota), mi sono “concentrato” su un tenerissimo filetto avvolto nello speck con contorno di caponata di melanzane, zucchine e peperoni (sempre per rimanere leggeri).
Il ragioniere ha preferito delle gustose costolette di agnello alla griglia che pare fossero più che ottime.
Per concludere una Crema Catalana dal gusto particolare con aggiunta di zenzero e Cioccolato, giudizio unanime….il cioccolato “non ci dice”.
Un caffè per me ed un conto che assesta vicino ai trenta euro.
Giudizio complessivo: graziosa location, servizio professionale e presente, tempistiche perfette, prodotti di ottima qualità, senza remore ci sta un CONSIGLIATISSIMO in attesa di buttarsi su una serata “completamente carnivora” come qualcuno mi aveva consigliato.
Consigliatissimo!!