Cena con amici in un sabato sera dalle poche alternative, decidiamo di provare l'hostaria dal rio di castelvetro della quale avevamo sentito parlare. come al solito do una controllatina su GM e vedo che la media è alta, quindi arrivo nel locale con delle buone aspettative.
Il posto è piccolo, 50 coperti scarsi a occhio e croce. E' composto dall'ingresso e da due sale, una delle quali più piccola e intima e parzialmente separata dall'altra. Molto carino, pareti in muratura, quadri ispirati alla mitologia ellenica e piante sparse quà e là con luci non troppo alte ma nemmeno soffuse. Il colpo d'occhio nell'insieme è molto riuscito e viene impreziosito da mobilio e inserti in legno scuro dal sapore antico e da un coperto pulitissimo con tovaglie e tovaglioli di un bianco splendente. I piatti sono grandi senza essere enormi ed il numero di posate e bicchieri procapite è adeguato al contesto. In tutto siamo 14 quindi occupiamo la tavolata più grande.
Al nostro arrivo troviamo ad aspettarci sul tavolo dei crostini con prosciutto cotto e salsa ai funghi, un appetizer gustoso e da me gradito. La proprietaria passa personalmente a elencare le scelte dal menu per i primi, rigorosamente a voce. Scegliamo un tris:
- Fagottini ripieni di besciamella e funghi;
- Ravioli allo zafferano ripieni di prosciutto affumicato (se non ricordo male);
- Caramelle al ragù.
Per ordinare da bere chiediamo la carta dei vini che scopriamo essere non troppo fornita e popolata in massima parte da lambruschi. Dalla mia parte del tavolo ordiniamo uno chardonnay e un pinot grigio, entrambi del produttore Marco Felluga e dell'annata 2010.
I primi ci vengono serviti al vassoio. I fagottini purtroppo non erano nulla di che, I funghi non erano molto saporiti, la besciamella era buona ma la pasta era un po' dura. Un primo elaborato ma dagli esiti piuttosto lontani dalle aspettative. I ravioli erano buoni ma il ripieno metteva un po' in secondo piano lo zafferano che io personalmente non avvertivo granchè (cosa smentita da altri commensali quindi probabilmente qui era colpa delle mie papille). Molto buone invece le caramelle, la pasta all'uovo era buonissima, il ripieno saporito e il ragù -seppur non abbondante- era molto gustoso.
Le porzioni nel complesso risultano non abbondanti, si può veramente parlare di tre assaggi.
I vini sono entrambi buoni ma spicca decisamente il pinot grigio che ha un profumo gradevolissimo e un sapore deciso ma non invadente, è piaciuto molto ed è finito appena in tempo per i secondi. Non ricordo i prezzi alla bottiglia.
Finiti i primi la signora passa a illustrarci la scelta per i secondi piatti e la maggior parte di noi opta per il filetto di maiale cotto nel lambrusco con cipolle rosse. Ci facciamo consigliare un vino dalla proprietaria che prima ci propone una bottiglia da 60 euro e poi dietro nostra richiesta scende su livelli più normali proponendoci un salice salentino da 25 euro. Come contorno prendiamo un po' di patate al forno, un assaggio di verdure grigliate e anche dei cuori di carciofo.
I secondi arrivano veloci (per tutta la serata il servizio è stato veloce e di ottimo livello), i contorni un po' meno. Il filetto era buono, la carne era molto tenera e cotta poco, come piace a me. Le cipolle erano buone, ma secondo me non si abbinavano bene al resto della pietanza. Il lambrusco non l'ho sentito granchè. Nel complesso un buon secondo piatto, anche questo assolutamente non abbondante. Riguardo ai contorni, le patate erano di basso livello, alcune non erano neanche in temperatura... non mi sono piaciute. Cuori di carciofo molto buoni, tenerissimi. Le verdure alla griglia non le ho provate.
Il vino si rivela essere un rosso fermo corposo (13 gradi) ma con poca personalità, avrei preferito un buon nero d'avola. Il prezzo di 25 euro è sembrato a tutti molto alto per questa bottiglia di un produttore che non ricordo, ma che mi è sembrato piuttosto comune.
Una sola persona prende il dolce, ci vengono serviti i caffè e ci vengono lasciate al tavolo una bottiglia di jaegermeister e una di grappa (piuttosto buona). Lasciamo il locale senza nessuna fretta. Il conto era di 560 euro in 14, ridotto a 530 dalla proprietaria, quindi 38 a testa.
Mi spiace ma questo locale non mi ha convinto appieno. La "confezione" è di ottimo livello con un locale decisamente molto carino, coperto ottimo e servizio veloce e professionale, ma la sostanza non si è rivelata all'altezza delle mie aspettative a causa del cibo a dir poco altalenante con picchi negativi che hanno fatto scendere la media globale. Porzioni, lo ripeto, assolutamente non abbondanti e 5 bottiglie di vino in tutta la tavolata. Secondo me Il prezzo è piuttosto alto, tenendo anche conto del fatto che senza lo sconto avremmo pagato 40 euro a testa.
Non mi sembra adeguato concedere più di 3 cappelli, e devo dire che il terzo cappello è lì più per beneficio del dubbio che per altro. Prima o poi tornerò in questo ristorante in coppia per provare a vedere se ci sono differenze in meglio, fino ad allora mi tocca di abbassare la media dei voti. Rimandato!
Consigliato!
[FKP]
16/10/2011