L'Amaretto è uno dei pochi locali dove puoi mangiare borlenghi tutti i giorni senza essere costretto ad inerpicarti sulle nostre montagne. Visto che c'eravamo già stati anni fa e dato che i borlenghi allora ci erano piaciuti, con mia moglie abbiamo deciso di tornarci a cena.
Ambiente ampio, suddiviso da separè, arredamento un po' vistoso, al limite del kitsch, con rondini dipinte sul soffitto di color azzurro cielo, personale gentile anche se non eccessivamente espansivo. Cominciamo con due borlenghi, appunto, eravamo venuti per questo : secchi,con una cunza troppo magra, con poco parmigiano e rosmarino, molto meglio la volta precedente. Decidiamo di continuare con le crescentine : ci portano, assieme alle crescentine, due taglieri, uno con affettati misti (prosciutto, coppa, salame) ed una fetta di formaggio a pasta tenera tipo robiola, ed un altro tagliere allungato con sette ciotoline contenenti parmigiano reggiano grattugiato, pesto, stracchino, cipolle sottaceto, melanzane sottaceto, salsicce in umido, pollo alla cacciatora. Crescentine discrete anche se con tendenza a diventare troppo dure col tempo, pesto con molta pancetta e poco lardo, l'esatto contrario di quello che gradisco, buoni gli affettati, troppo aspri i sottaceti, buoni ma troppo scarsi gli intingoli.
Come vino abbiamo scelto un barbera frizzante dell'Azienda Ghedini di Monteveglio, molto gradevole.
Finiamo con due sorbetti uno alla mela ed uno al caffè, buoni, e con una grappa ed un nocino.
Giudizio finale : cena senza infamia e senza lode, peccato soprattutto per i borlenghi, decisamente deludenti. So già dove andare a mangiarli per rifarmi la bocca...
Buono
[joy]
02/05/2012
Sono curioso, dove sai già dove andare , li fanno anche alla domenica a pranzo?