Per salutare degnamente un caro amico, che si trasferisce in Francia per motivi di studio per almeno un anno, decidiamo di organizzare una cena molto emiliana,che gli permetta di rimpiangere in giusta maniera i cibi della tradizione casalinga nei prossimi mesi.
Dopo svariate proposte scivolate nel vuoto e nell'indecisione generale, la scelta alla fine ricade su questo locale rustico e dall'ambiente familiare,famoso soprattutto per i suoi borlenghi:purtroppo non è solitamente possibile prenotare,ma al telefono il titolare ci promette di riservarci un tavolo per dieci chiedendoci la massima puntualità sull'orario di arrivo.
Sono già stata in questo posto alcune volte,l'ultima pochi mesi fa per un pranzo domenicale,e pur trovando molto buoni i borlenghi,le crescentine e i salumi non mi hanno mai lasciato completatamente soddisfatta.
Il locale è pieno,soprattutto di compagnie piuttosto numerose come la nostra,come sempre ho l'occasione di notare i vari ninnoli di ispirazione "suina"appesi alle pareti o conservati in apposite vetrinette poste accanto al bancone.
Giusto il tempo di prendere posto e ordiniamo subito crescentine e borlenghi per tutti,accompagnati da affettati misti,formaggi,pinzimonio di verdure, assaggi di umido di cinghiale e asino e un piatto di costine.
Per quanto riguarda le bevande chiediamo due bottiglie di lambrusco della casa(con tanto di etichetta personalizzata),quattro bottiglie di acqua naturale e frizzante (che aumenteranno di numero nel corso della serata)e una birra media.
In breve tempo ci vengono portati i due vassoi di affettati, contenenti prosciutto crudo,coppa,salame nostrano e mortadella, due piatti di stracchino,due ciotole di verdura tagliata piuttosto abbondanti e contenenti carote,sedano,finocchio,ravanelli,falde di peperone e cipollotti,e gli umidi richiesti.
Arrivano per prime le crescentine in due cestini ricolmi, e come avrò modo di notare durante la cena, con questa modalità di servizio,cioè servendone fin da subito grandi quantità,esse si raffreddano velocemente,tanto che le ultime sul fondo diventano poi dure e fredde,difficili da mangiare.
Rispetto all'ultima volta le crescentine mi convincono di più,sono sottili e ben cotte,croccanti e con pochissima mollica all'interno: tra gli affettati assaggio solo il prosciutto crudo,trovandolo di ottima qualità,magro e saporito,e la coppa,anch'essa buona ma un tantino grassa.
Le verdure sono fresche ma denotano una preparazione e una mondatura molto anticipata,in alcuni punti si sono annerite e vanno ulteriormente ripulite; non assaggio gli umidi ma il mio moroso li apprezza molto,sono conditi al punto giusto e ben si prestano a farcire le crescentine.
Un discorso a parte meritano i borlenghi: inizialmente ne arrivano due alla volta,poco dopo rallentiamo il ritmo facendone portare solo uno per volta,in totale ne saranno serviti sette o otto all'incirca,alcuni si presentano più sottili e croccanti,altri con la parte interna più morbida e leggermente collosa. Quello che ho assaggiato io era croccante e ben cotto e non particolarmente saporito e condito: sentendo anche i pareri degli altri commensali quasi tutti hanno notato un condimento più limitato rispetto ad altre volte,anche se come sempre ogni borlengo ha vita e sorti diverse e indipendenti da quelli che lo hanno preceduto,infatti gli ultimi erano decisamente più conditi e meno croccanti.
Quasi al termine della cena alcuni amici chiedono due confezioni di Nutella per terminare le ultime crescentine rimaste nel cestino(durante il pasto avevamo chiesto un rinforzo"caldo"),ma per un fraintendimento tra la mia amica e la cuoca ci vengono portati due borlenghi ripieni di crema al cioccolato:non li avevo mai visti in versione dolce, e francamente non me la sento di assaggiarli ma gli amici accettano volentieri lo scambio e li spazzolano con piacere.
Terminiamo con alcuni caffè e una sola porzione di torta tipo Barozzi divisa tra pochi, nonostante il carrello dei dolci fosse ricco e vario: la cameriera ci ha infatti elencato,tra gli altri,zuppa inglese, torta tipo mimosa(con pan di Spagna,crema e ananas),profitteroles,torta di panna e cioccolato,coppe di semifreddi a base di mascarpone con guarnizioni varie,e torta ispirata alla famosa Barozzi appunto.
Il conto è a mio parere onestissimo,la cena è stata davvero ricca e varia nella scelta degli abbinamenti per le crescentine,per la soddisfazione di tutti i commensali presenti.
Il proprietario è come sempre gentilissimo e disponibile,con la battuta facile e pronto ad accogliere ogni richiesta fatta dai clienti.
Borlenghi leggermente al di sotto delle aspettative, crescentine buone per quanto riguarda il mio gusto personale(a parte la lieve pecca di servirne tante insieme,cosa che impedisce di gustarle tutte calde),servizio veloce e cortesissimo,i tre cappelli sono pienamente meritati e abbondanti come la nostra cena.
Consigliato!
[lapiccola75]
18/09/2012