Tortelloterapia, cosa c’è di meglio di questo locale per fare toccare con mano a chi viene da fuori la bontà e la filosofia del tortello;
probabilmente la serata storta può capitare a tutti , ma qui sarebbe l’eccezione che conferma la regola ma , anche questa volta , non è stata applicata !!!!
Ci presentiamo in cinque per la tortellata, con due bottiglie di Nero d’Avola recapitatomi qualche settimana fa direttamente da una cantina di Avola di cui………..non ricordo il nome .
Non starò a descrivere tutti i tipi di tortello che ci sono stati presentati stasera , la precedente recensione riporta fedelmente descrizioni e sapori , mi limiterò soltanto alle due novità assaporate codesta sera .
Visto che siamo all’interno, cercherò di descrivere l’ambiente:
splendida casa in sasso, si entra nel bar dove c’è una saletta con un paio di tavoli apparecchiati per cinque , nell’altra sala a fianco, i tavoli sono più numerosi ;
alle pareti foto di panorami delle nostre montagne e immagini dei nativi americani, la cui storia è ammirata da Marco , il guru di tortelloterapia.
Siete curiosi di sapere quali siano le due novità della serata ?
Ci arriviamo subito, non prima di avere ricordato che parmigianoreggianogratugiato e soffritto arrivano in tavola pronti per essere utilizzati come ulteriore condimento ai tortelli, che vengono sempre serviti, già conditi con burro .
Prima tornata di tortelli : bietole & ricotta , funghi & tartufo e……….attenzione
prosciutto di praga & Brie : pasta fucsia, dove il ripieno accompagna la cremosità del Brie al sapore affumicato , sebbene delicato, del prosciutto di Praga niente da ridire , massimo del voto
Seconda tornata di tortelli : zucca (quelli già descritti con pasta al cacao , brevettati e con diritto di esclusiva per i prossimi trent’anni) , patate (questa sera in pasta di colore giallo) e……….
radicchio : qualcuno potrebbe pensare al “solito tortello” ripieno di radicchio trevigiano, ma qui di “solito” non c’è nulla , pasta arancione ( e già qui le distanze sono prese ) e ripieno armonioso , il radicchio assume quasi un sapore delicato che lascia solo un retrogusto lontano che ricorda l’amarognolo che in genere caratterizza l’ingrediente principale.
Aggiungiamo tre più che ottimi mascarponi ed una torta di tagliatelle , tre caffè ed i venti euro a testa rappresentano l’onestissimo valore della “cura” .
Soliti cinque cappelli…………………che monotonia !!!!!!!
Imperdibile!!!
[tata]
20/10/2012