Salve a tutti
Ci sono passato davanti centinaia di volte, e ci passo tuttora; strada obbligata per Mantova o ingresso autostradale di Rolo-Reggiolo. Ho sempre snobbato questa trattoria situata sulla strada tortuosa che costeggia il fiume secchia, da Concordia a Moglia. Snobbata perchè conosciuta come locale dove si mangiava normalissimamente: soliti tortelli, maccheroni, arrosti, ecc.ecc.
Dopo aver letto le due positive recensioni, la metto nella lista dei ristoranti da visitare e faccio bene
La trattoria ha un bel parcheggio illuminato e si accede al locale tramite una porta a vetri che da direttamente in una prima sala, c'e ne sono alcune, con alcuni tavoli e un piccolo angolo bar. Le pareti sono rivestite con perlinato tipo vecchia trattoria, ma abbellite con numerose bottiglie di vino e alambicchi vari (caraffe, bicchieri ecc.ecc.) riguardanti il vino: più avanti capisco il perché.
I tavoli, abbastanza ampi, apparecchiati con tovaglie bianche che danno un tocco di classe
Ci fanno accomodare in un tavolo preparato per due ( avevo prenotato)
In sala, Fabrizio Ribaldini contitolare, e due graziose ragazze: in cucina lo chef, socio di Fabrizio, Emanuele Grandi., entrambi giovani e simpatici.
La carta del menù, a partire dagli antipasti, è ampia e accattivante, buon assortimento di antipasti, primi piatti e secondi. Per i dolci una carta a parte.
Eccellente carta dei vini: sono rappresentate quasi tutte la regioni d'Italia.
Decidiamo per:
Primo piatto: tortelli di zucca,
gnocchi con spek, funghi e taleggio
Secondo piatto: tolliere di formaggi con mostarda
Dolce: cialda croccante con ripieno alla nocciola
Tortino al lime con sfogliatine di ananas
Vino: imbarazzo della scelta, ma alla fine prevalgono le bollicine: prosecco Nino Franco Rustico
Che dire: i tortelli di zucca con ragu ( siamo ancora in provincia di Modena per poche centinaia di metri, ma la vicinanza di Mantova si fa sentire, e nn solo per la cadenza dialettale, ma per i tortelli, così si chiamano, eccezionali.)
Altrettanto gli gnocchi con lo spek e funghi, divorati.
Il tolliere di formaggi con mostarda, e che mostarda!: nn la classica paparuccia, tipo composta fintamente piccante; eccezionale: stella del tolliere, un formaggio francese di colore arancione con crosta tipo melone, mai visto e del quale nn ricordo il nome
I dolci: ottimi entrambi, e scenografici. Apro una picola parentesi sulla scelta del vino da dessert che è presente con la carta dei dolci, e che viene servito al bicchiere.
Chiedo un calice di moscato rosa dell'alto adige della cantina Franz Haas, da accompagnare con il tortino al lime, e un Maculan madoro, per l'altro dolce; al posto del Maculan, ci portano una bottiglia di vino rosso spagnolo, Pedro-Ximenez del 1971, tipo cherry, di una delicata squisitezza; dolce, morbido e delicato.
Al momento del conto, Fabrizio Ribaldini, vista la mia curiosità sul vino servito, mi invita a visitare la cantina dei vini: un appartamento pieno di bottiglie. Oltre 500 etichette, e che etichette. Per una trattoria di campagna, è una bella presentazione.
Usciamo soddisfatti e nello stesso tempo dispiaciuti di nn aver provato prima il locale.
Non mi dilungo, lascio il posto per un'eventuale altra mia recensione, in particolare sui vini e dell'importanza di stappare il vino al tavolo.
Nell'attesa di ritornare per assaggiare altre pietanze, carne compresa, quattro cappelli, tutti strameritati.
Speso 50€
Consigliatissimo!!
[gi]
29/04/2008