Ci sono stato ieri a pranzo con l'ottimo Bicio, il viaggio e' stato lungo (ringrazio il navigatore... se non l'avevo ero ancora la' che giravo..) ma ne vale assolutamente la pena.
Per chi viene da Modena, uscendo al casello Reggiolo-Rolo si prende per Mirandola, e poi in un quarto d'ora di stradine si arriva.
Il locale si trova in mezzo alla campagna, e da fuori sembra la classica trattoria di campagna, appunto. Appena varcata la soglia ci si rende conto che non e' come sembra.
Locale arredato molto bene, pulito semplice ed elegante, musica bassissima (che apprezzo molto), tavoli ben distanziati, si sta molto bene e ci si sente subito a proprio agio.
Uno dei titolari ci ha condotto al tavolo e subito preso le ordinazioni, mentre ci viene proposto (e accettiamo, eccome!) un franciacorta rose' Antica Fratta, ottimo.
Ci siamo lasciati consigliare per un giro di antipasti misti: tortino di baccala', crostino al tartufo, millefoglie di mortadella, culatello, salame, scaglie di grana con aceto balsamico e mostarda. Tutto eccezionale, ma quest'ultima (la mostarda) di piu'. Avevo avvertito che non ero un grande amante della mostarda, ma solo perche' non avevo sentito questa! Ho spazzolato la ciotola in un lampo (si sposa clamorosamente bene con il grana).
Un altro antipasto arriva a confortarci, e spingerci a vuotare il franciacorta. Polentine con pancetta (eccezionale) e polentine con l'aglione, ottime anche queste.
Tutti gli antipasti erano da urlo, e sinceramente eravamo anche a posto cosi' (era un pranzo, e dovevo tornare a lavorare e rifarmi i 60km del ritorno), ma abbiamo ceduto ad un primo, tra i piu' classici della zona (anche se mi e' rimasta la voglia di sperimentare altri primi): tortelli di zucca al burro.
Molto buoni, ma non e' un piatto che in generale mi faccia impazzire.
Avevamo (sbagliando, sorry) ordinato un lambrusco della casa, che e' buono, ma perche' eravamo indecisi sul primo da ordinare.
Bevuto un paio di bicchieri, ma non era "il suo".
L'oste, di una premura davvero notevole, ci ha portato e stappato una bottiglia di gewurtztraminer alsaziano Gerard Neyumeyer (spero di essermelo annotato giusto) spettacolare!
Annusando il bicchiere, sembrava di mettere il naso in una fioriera, profumatissimo e molto intenso, si sposava perfettamente con il gusto dei tortelli.
Eravamo d'accordo sul saltare i secondi, ma bicio ha codardamente saltato anche il dolce.. ho dovuto provvedere io con un tortino "cuore caldo al cioccolato", una vera libidine!
Col dolce il premuroso oste ci ha portato,offerto, uno sherry del 71, che si chiamava don ximenez e qualche cosa, davvero straordinario, molto corposo (aveva la consistenza del nocino) ma un gusto deciso e gradevole, ne avrei bevuto una brocca.
Breve visita alla fornitissima cantina (dimenticavo di dire che la carta dei vini e' spessa il doppio del menu, ci si trovano bottiglie davvero per tutti i gusti, dai 10 ai 270 euro a bottiglia) e spiegazione dei titolari (Fabrizio e Samuele) sulla filosofia del locale: prezzi da trattoria ma qualita' da stellato.
E, per questa mia visita, direi che le premesse son state rispettate!
25 euro a testa.
Consigliatissimo!!
[ema]
15/05/2008
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