Per un veloce pasto in pausa pranzo ho voluto provare la nuova "gestione romana" di questo locale.
Non è stata un' esperienza, a mio sommesso avviso, positiva.
Il locale è abbastanza piccolo e altrettanto piccoli sono i tavolini, ma sono da solo e non è un problema; molto spartana l' apparecchiatura: un foglio di carta gialla a fare da tovaglina all' americana, pietto, bicchiere, coltello/forchetta e un (minuscolo) tovagliolo di carta.
Ordino un antipasto alla romana e un piatto di spaghetti alla gricia, mezza bottiglia di acqua minerale.
Nel frattempo viene portato un cestino con tre fette di pane di tipo casereccio, un po' gommoso.
In breve arriva l' antipasto, composto da una bruschetta con pomodoro (buona), un fiore di zucca fritto con mozzarella e acciuga (si fa mangiare, ma dà la netta impressione - manca di croccantezza - di un fritto preparato in precedenza e poi scaldato) e un supplì di riso che proprio non riesco ad apprezzare: non so se il pomodoro o il formaggio (probabilmente tutti e due...) hanno un gusto acidulo che non mi pare gradevole.
Appena finito l' antipasto mi viene portato il piatto di spaghetti alla gricia: il condimento è discreto (del resto: olio, guanciale e pecorino... è difficile sbagliare), ma la pasta non è assolutamnte al dente e anche qui dà l' impressione di essere stata precotta e poi scaldata (per spiegarsi, sembrano i classici spaghetti che si comprano in una rosticceria o che si trovano in una mensa aziendale: a pensarci bene, pochi istanti prima della consegna dei piatti, dalle parti della cucina si era sentito - sia per l' antipasto che per il primo - lo squillo di un campanello: poteva certo essere il cuoco che avvertiva che il piatto era pronto, ma era proprio identico al suono che fa il mio forno a microonde quando il timer arriva a zero...).
Niente caffè e conto di 17 Euro: un po' eccessivo, mi sembra, per la qualità di quanto offerto.
Poteva andare meglio..
[benandante]
01/12/2009