Oh quanta strada nei miei sandali,
quanta ne avra' fatta Bartali,
quel naso triste come una salita,
quegli occhi allegri da italiano in gita!
Mi ero preparato ed auto-punzonato il pomeriggio prima con un bel gelatone, gustato guardando fisso, con aria di sfida (verso me stesso, perché avevo appena fatto due partite in due giorni e la sera ne avevo una terza), in direzione di Modena.
Cercherò solo d'integrare alcuni particolari dell'uscita e non è facile, perché Alfi ha già recensito in modo ottimale, super veloce (o sono io ad esser un bradipo?), ed i commenti sono stati pure esaurienti. Qualcuno me l'aveva chiesto, ma mi godo anche a farlo.
La prima sosta è dopo cento metri dalla partenza.
La nostra gita comincia con un pit stop per consentire il ricongiungimento. Faccio così in tempo ad osservare:
- la figlia del Bicio che con una mano tiene il manubrio e con l'altra sostiene (peraltro con non chalance e così fino all'arrivo) un pacco contenete una grossa torta;
- il sellino dello zio costituito da nylon trasparente a bolle d'aria (quello da imballaggi) legato con nastro adesivo rosso (mi aspettavo il blu, però eh, con la bici gialla...) per salvaguardare parti delicate, peraltro già messe, credo, a dura prova da una ruota posteriore che dev'essere stata presa a mazzate da un gommista sistema-cerchioni in fase di disperazione, tanto girava sbambolando di qua e di là ;
- il cappellino che portava Alfi, da guardia di confine austriaca, più che da Vasco;
- altri che trasportavano pacchi bomba (torta) di diverse dimensioni e di diverso contenuto, nei modi più svariati;
Del toscano spento in bocca di Furzeina mi sono accorto solo dopo pranzo, perché ho dovuto accorrere più volte ad accenderlo, ricevendo in regalo un altro toscano... (grazie Furz, ma come farò, che me stòfego coi toscani?)
L'andatura è stressante (13,5 km. in un'ora e un quarto!), ma la campagna è bellissima, con il profumo di tigli, qualche pelumino ed altre essenze paradisiache, il sole splendido tra qualche nuvola e poi, tante chiacchiere con gli occasionali affiancatori.
S'è detto dello sprint all'arrivo dello zio (che ha preso tutti alla sprovvista, anche se stesso, perché ha sbagliato traguardo: avete rivisto recentemente lo sketch di Tognazzi e Vianello? con Tognazzi nella parte del corridore che ha sbagliato strada ed è rimasto sulla montagna ad aspettare il gruppo...), ma non s'è detto della sua forza al ritorno, quando accovacciato ad uovo, all'inseguimento di alcune allegre teen agers che ci stavano sorpassando, prendeva la scia d'aria di queste mostrando a tutti noi il dito medio.
Sarà la giornata, sarà il sole, sarà la stagione verde, ma la contrada dell'agriturismo è bellissima in mezzo alla campagna. E ancor più bello il nostro grande albero degli zoccoli, sotto il quale Numa Pompilio, il gestore, aveva sistemato il lungo tavolone. Giusto lo spunto dello zio: che bellezza, tutti felici a mangiare assieme, qui, semplicemente, sotto il grande albero!
Sono attratto da dei cartelloni con scritto “agricoltura biologica”, sotto un mega gazebo, dove la moglie del Pompilio spiega che nel suo agriturismo vengono organizzati dei momenti di didattica per gli scolari. Nel principio dell'agricoltura biologica io ci credo, anche se ho idea che non sempre il dichiarato corrisponda proprio bene bene al metodo seguito, ma il tutto mi mette in una condizione di maggior disponibilità .
Quelle deliziose focaccine con pezzettini di porco era gnocco ingrassato? Beh, proprio straordinarie!
Non posso aggiungere altro alla descrizione di Alfi, compreso l'arrivo della bondola in seconda battuta.
Tutto comunque buonissimo ed abbondante, anzi, più che abbondante: ce n'hanno portato finchè abbiamo dovuto dire basta. Io non saprei dire cosa ho apprezzato di più. La coppa di testa me l'ha spiegata joy, fatta con tutti i pezzi, cotti, della testina del maiale, non l'avevo mai mangiata. Se si va a mangiare la roba del posto si scoprono segreti culinari e prelibatezze sconosciute. Tre anni fa sono stato nel Perigord, la patria del foie gras, e solo allora, mangiando e parlando con i francesi, increduli e quasi stizziti per la mia ignoranza, ho scoperto (come qui ora, con la coppa di testa, che a Modena magari si dà per scontata) che esiste, oltre al foie gras, anche il foie gras entier, il bloc de foie gras, il bloc de foie gras avec morceaux, il patè de foie gras, la mousse de foie gras, il parfait de foie gras, tutti fatti con fegato di anatra o di oca, ma in modo diverso e con componenti e proporzioni diverse.
Il salame di Pompilio, beh, il salame era eccezionale, me lo sono anche comperato, io e pure la Raffaella con Modna, e non vi dico altro. Mi dispiace solo che non si sia potuto portare via anche il nocino, perché per me era strepitoso! Ti lascia la bocca piena del suo gusto e del suo sapore… Ma l'aveva tirato fuori dalla botte e non aveva bottiglie pronte... peccato!
Le torte che ho assaggiato io erano buonissime (torta di rose e sbrisolòna mantuà na), come pure quelle che ha assaggiato la Marta (crostata e torta alle noci). Grazie a tutti.
Anche il vino, di tutte le qualità già citate, era ottimo, aveva un retrogusto, come dire zio, ... di uva!
Non posso dir niente del vino del Bicio, perché, prima dell'ultimo rito, ho dovuto partire... per un'altra cena... (che giornata bestiale!)
Il prezzo a testa di 18 euro era giusto, l'arrotondamento a 20 opportuno per non avere problemi di resto. Ora, Alfi ha mediato sui 19, Gi ha suggerito di lasciare 18 e io non so più cosa fare: è un problema esistenziale, qualcuno dell'organizzazione mi aiuti scrivendolo direttamente.
La giornata è stata da cinque cappelli e lode. All'agriturismo, certamente consigliabile, non si può assegnare il massimo dei cappelli, non per demerito loro, ma perché di “cucina” vera e propria non c'è stato tantissimo.
La media di quattro, tenuto conto di tutta la gita, la considero congrua. Per un giudizio più completo (dico la verità che ho sofferto un po' a non introitar qualche verdurina), avremmo dovuto mangiare anche un pasto più completo, ma se ciò fosse accaduto... oggi ci sarebbe il Gi con la protezione civile a cercarci in mezzo all'erba alta dei campi della bassa modenese...!
Per la prossima, c'è l'imbarazzo della scelta in Alto Adige..., ma anche qui, a metà strada, sulla pista ciclabile Peschiera � Mantova, c'è ad esempio un posticino delizioso: Borghetto sul Mincio...
Proprio come diceva il joy... - malandrino navigatore apripista del ritorno (ma la Raffaella, la più colpita dalle malandrinate, si è ripresa subito dopo, con la notizia della vittoria del Modena!) � proprio come diceva il joy..., - anche se nessuno, per pudore, mi sembra abbia parlato della situazione personale del coccige � ti vien voglia di farne subito un'altra!
Tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai: dobbiamo andare al cine...
Vai, al cine va-cci-tu!
Za za ra zaz!
Za za ra zaz!
Za za ra zazza,
za ra zazza zaz!
Consigliatissimo!!
[joy]
03/05/2010
Belle considerazioni e stati d'animo hai raccontato Carolingio
Chissà se zio è integro o no stamattina.....